Quegli stecchi speciali, nell’aula di Scienze
Gli studenti delle superiori che frequentano l’aula di Scienze lo sanno già, ma per i genitori e i ragazzi che si sono fermati nell’aula di scienze durante gli open day è stata una “sorpresa” che gli ha fatti restare di stucco, anzi… di stecco! Gli insegnanti di scienze hanno allestito a fine novembre 2019, nella loro aula tematica, un habitat protetto per allevare una piccola colonia di insetti stecco. Gli inusuali ospiti, che non mostrano certamente alcun comportamento aggressivo (sono pasturati con normali vegetali sono infatti erbivori!), si comportano come dei veri e propri stecchi, grazie sia alla loro forma sia alla loro capacità di adattamento che hanno acquisito in milioni di anni. I nostri alunni Cavanis di tutti gli ordini di scuola si stanno occupando della loro cura. L’insetto stecco si chiama scientificamente Bacillus rossius e appartiene all’ordine dei Fasmoidei ; si nutre di foglie di nocciolo, rovo, lampone, melo, faggio oppure di foglie di rose. Vive in habitat piuttosto umidi ed arieggiati (e con queste caratteristiche è stata costruita al Cavanis la loro casetta e la loro dieta. Si riproduce sia per via partenogenètica sia per via anfigònica: le uova sono di colore chiaro con macchioline scure tendenti al nero e sono grandi all’incirca 2 millimetri ciascuno. Lo sviluppo dello Stecco subisce alcune mute, durante le quali esce dalla sua pelle e aumenta di dimensioni. Ogni anno si sviluppano due generazioni, delle quali la prima in primavera, la seconda in estate. Le uova della seconda generazione sopravvivono all’inverno (anche quando, pensate un po’, vengono mangiati dagli uccelli: le uova infatti vengono espulse dai volatili dopo aver passato il loro apparato digerente e, finite per terra, riprendono a svilupparsi!); gli insetti adulti, invece, non sopravvivono alla stagione più fredda ma solo in cattività possono sopravvivere fino al marzo successivo in contemporanea alla nascita della generazione successiva…. E’ anche così che si studia Scienze al Cavanis, perché la Natura è la scuola più completa e curiosa del mondo.
