L’intelligenza multipla dei bambini

Fino a pochi decenni fa si pensava che i bambini avessero un solo tipo di Intelligenza, quella logico-matematica. Quella che ci insegna a individuare il predicato di una frase o di calcolare l’area del triangolo o di conoscere le tabelline… Oggi sappiamo che ciascuno di noi è dotato di un’intelligenza multipla che non esclude quella logico-matematica ma che prevede di sviluppare anche altre intelligenze, come quella esistenziale, quella interpersonale ecc. Il Cavanis, proprio per la sua tradizione pedagogica volta da sempre al ben-essere dell’allievo e alla sua crescita integrale della mente, del corpo e del cuore, è stato tra i primi istituti scolastici italiani ad introdurre attività formative che sviluppino le altre intelligenze, come quella musicale, quella artistica, quella corporeo-cinestetica ecc. Con la scuola dei talenti, infatti, non è più la scuola che decide e impone l’unico tipo di intelligenza da sviluppare in tutti gli studenti ma la scuola accompagna l’allievo a scoprire e sviluppare le proprie attitudini e le proprie inclinazioni intellettive: sviluppando abilità e conoscenze prescolastiche in cui si sente forte, l’allievo trova slancio e motivazione per trascinare anche le intelligenze meno affinate ma necessarie per la miglior riuscita di sè. Ad entrare, per esempio, nel piano della Primaria Cavanis di Possagno, si incontrano ambienti che di per sè educano all’intelligenza visuo-spaziale. Non ci sono stanze generiche e anonime: il corridoio non è (solo) l’entrata alle classi ma l’ambiente arredato e organizzato per la condivisione dell’intera comunità educante, dove si danno informazioni e istruzioni veicolate dalla voce degli insegnanti e dall’ascolto attivo dei bambini; il salone non è uno stanzone anonimo ma si trasforma in un luogo per l’accoglienza e per le attività che servono ad avviare la giornata educativa; così anche la singola aula può diventare biblioteca e laboratorio polifunzionale e altro ancora. Il bambino è accompagnato in questo modo alla consapevolezza che gli spazi sono organizzati, funzionali, ordinati, finalizzati. Così sarà chiamato a organizzare anche il proprio desco di lavoro, la propria cartella, la propria pagina del quaderno… Sarà chiamato ad allenare il proprio ordine delle cose e dei prodotti (così da trovarli e riconoscerli dopo la pausa o il giorno dopo) ma anche l’ordine con cui egli saprà parlare di sè agli altri e che gli altri riconosceranno… Le cose e gli ambienti parlano di noi. Potenza educativa del Cavanis